Olio di Camelina riduce i livelli di LDL: comparazione con altri oli vegetali
L’effetto dell’olio di Camelina sativa ricco in acido α-Linolenico sulla composizione serica di acidi grassi e sui lipidi serici in soggetti ipercolesterolemici: lo studio clinico
Grazie alla sua alta concentrazione di acido alfa linolenico (ALA) e di acido linoleico l’olio di camelina contribuisce al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue, con una diminuzione specifica di LDL: in uno studio in doppio cieco di Karvonen et al. del 2002 l’effetto dell’olio di camelina sulla composizione dei lipidi serici è stato comparato con quello dell’olio di colza e dell’olio di oliva. 68 soggetti con ipercolesterolemia lieve o moderata tra 28 e 65 anni sono stati assegnati in modo casuale a uno dei 3 gruppi di oli con un consumo giornaliero di 30 g equivalente a 33 ml per 6 settimane.
Alla fine dello studio la concentrazione di acido alfa linolenico (ALA) nei lipidi serici è risultata significativamente più alta nel gruppo con la Camelina rispetto agli altri due gruppi: 2,5 volte più alta rispetto al gruppo con olio di colza e 4 volte più alta rispetto a quello con olio di oliva. Decisivamente aumentate e più alte dei gruppi di controllo erano anche le concentrazioni dei due metaboliti dell’acido alfa linoleico, l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA). Durante lo studio la concentrazione serica di lipoproteine a bassa densità (LDL) è diminuita significativamente del 12% nel gruppo con olio di camelina, del 5,4% nel gruppo con olio di colza e del 7,7% nel gruppo con olio d’oliva. Gli autori osservano quindi come l’assunzione di olio di camelina aumenti significativamente i livelli di acido α-linolenico e dei suoi metaboliti nel siero di soggetti lievemente o moderatamente ipercolesterolemici e abbia un’efficacia nella diminuzione dei livelli di colesterolo comparabile a quella già accertata degli oli di colza e oliva.
Sotto l’estratto tratto dallo studio clinico:
Effect of α-Linolenic Acid–Rich Camelina sativa Oil on Serum Fatty Acid Composition and Serum Lipids in Hypercholesterolemic Subjects
Henna M. Karvonen, Antti Aro, Niina S. Tapola, Irma Salminen, Matti I.J. Uusitupa, and Essi S. Sarkkinen
ABSTRACT: Camelina sativa–derived oil (camelina oil) is a good source of α-linolenic acid. The proportion of α-linolenic acid in serum fatty acids is associated with the risk of cardiovascular diseases. We studied the effects of camelina oil on serum lipids and on the fatty acid composition of total lipids in comparison to rapeseed and olive oils in a parallel, double-blind setting.
Sixty-eight hypercholesterolemic subjects aged 28 to 65 years were randomly assigned after a 2-week pretrial period to 1 of 3 oil groups: camelina oil, olive oil, and rapeseed oil. Subjects consumed daily 30 g (actual intake, 33 mL) of test oils for 6 weeks. In the camelina group, the proportion of α-linolenic acid in fatty acids of serum lipids was significantly higher (P < .001) compared to the 2 other oil groups at the end of the study: 2.5 times higher compared to the rapeseed oil group and 4 times higher compared to the olive oil group.
Respectively the proportions of 2 metabolites of α-linolenic acid (eicosapentaenoic and docosapentaenoic acids) increased and differed significantly in the camelina group from those in other groups. During the intervention, the serum low-density lipoprotein (LDL) cholesterol concentration decreased significantly by 12.2% in the camelina oil group, 5.4% in the rapeseed oil group, and 7.7% in the olive oil group. In conclusion, camelina oil significantly elevated the proportions of α-linolenic acid and its metabolites in serum of mildly or moderately hypercholesterolemic subjects. Camelina oil’s serum cholesterol-lowering effect was comparable to that of rapeseed and olive oils.